Nuovi ufficiali al comando carabinieri: il col. Contente, il magg. Cini e il tenente Nicolia

Nuovo comandante del reparto operativo è il ten. col. Antonio Contente. Assieme a lui giunti a Vicenza il maggiore Filippo Cini e il tenente Mario Nicolia

Nuovi arrivi e trasferimenti al comando provinciale dei carabinieri. Li ha annunciati il colonello Giuseppe Moscati presentando i suoi nuovi ufficiali. Il ten. col. Antonio Contente ha assunto il comando del reparto operativo al posto del ten. col. Salvatore Gueli, trasferito alla Dia di Brescia. Salerinatono di origine, il colonnello. Contente giunge dall’Istituto superiore di tecniche Investigative dei carabinieri di Roma ove negli ultimi tre anni si è occupato di formazione degli investigatori dell’Arma. In precedenza ha lavorato sempre a Roma alla Dia, ha lavorato a Frascati, ha comandanto le compagnie di Alatri, sempre nel Lazio e i carabinieri di Melfi in Basilicata.

Il maggiore Filippo Cini, 43 anni, origirnario di Pontedera (Pisa) prende il posto del ten. col. Stefano Bortone, che resta a Vicenza ma in forza al Coespu con incarichi di staff. Arruolatosi nel 2002 come ufficiale di complemento, proviene da Grosseto dove ha comandato la compagnia. In precedenza ha comandato dal 2016 al 2019 la compagnia di Mendola, nel forlivese, e da tenente in precedenza ha svolto il suo lavoro al gruppo di Vibo Valentia in Calabria.

Il ten. col. Contente, il maggiore Cini e il tenente Nicolia assieme al col. Giuseppe Moscati comandante provinciale a Vicenza

Il sottotenente Mario Nicolia, giunto in sostituzione del tenente Giacomo Chimienti, che è andato a comandare la compagnia di Piove di Sacco nel Padovano, originario di Ceccano (Frosinone) proviene dal 1° reggimento carabinieri paracadutisti di Livorno “Tuscania”, celebre reparto di élite specializzato in missioni all’estero, dal motto “Se il destino è contro di noi, peggio per lui”. Nicolia, infatti, è stato in Palestina, in Iraq e in Kosovo. Il tenente giunge dai sottufficiali dell’Arma. Da maresciallo, nel 2022 ha ricevuto un encomio ufficiale dal comandante generale dell’Arma.