
Alessandro Artese premiato dalla giuria del Premio Brunelli all’Olimpico
Le Settimane musicali sono iniziate con un preludio al teatro Olimpico assegnando a un giovane pianista il Premio Lamberto Brunelli, giunto alla 14esima edizione: la giuria l’ha aggiudicato ad Alessandro Artese, 23 anni, bolognese, che ha interpretato il concerto n° 4 per pianoforte e orchestra di Beethoven. Assieme a lui ha suonato l’orchestra regionale Filarmonia Veneta, diretta da Francesco Di Giorgio, 26 anni, diploma di violoncello al conservatorio di Venezia e due anni fa quello di direzione d’orchestra al Pedrollo di Vicenza.

Un primo piano di Alessandro Artese, pianista bolognese di 23 anni
Artese è giunto primo di un terzetto di giovani finalisti che ha visto partecipare anche il siciliano Alessio Masi (concerto n° 5 di Beethoven) e il parmense Stefano Campanini che ha eseguito il concerto n° 3 sempre di Beethoven. Masi, giunto secondo, s’è aggiudicato il premio del pubblico e il premio per la migliore esecuzione di un’opera moderna, esattamente la G Toccata di Bussoni commissionata dalle Settimane alla Scuola di alta formazione dell’Accademia di Santa Cecilia. Campanini ha avuto un riconoscimento dalla Fondazione Omizzolo per l’esecuzione di un brano d Silvio Omizzolo e forse, nell’esibizione conclusiva, meritava maggior apprezzamento di quanto riveli la classifica finale, perché la sua è apparsa come l’esecuzione più espressiva nel complesso.

Alessio Masi, giovane pianista siciliano sponsorizzato da Hermes, come evidenzia nel suo sito
Una curiosità: Artese s’è presentato in giacca e cravatta lunga, ma il premio l’ha ritirato, sempre in giacca, ma cambiando cravatta e presentandosi con un papillon. Masi era in giacca scura, camicia bianca con il colletto alla coreana senza cravatta. Campanini, più sciolto, ha suonato senza giacca con camicia scura e jeans scuri di velluto a costine.
La giuria, come spiega anche la nota delle Settimane, ha deciso a maggioranza: era formata da Filippo Gamba (presidente), Stefano Lorenzetti, Alberto Miodini, Alessandro Solbiati, Alessandro Taverna. Di Artese, a parere di chi scrive, evidentemente è stata apprezzata l’incisività dell’esecuzione, mentre ha avuto risalto la morbidezza di stile di Masi, che appunto è piaciuta molto (anche) al pubblico. Secondo per il pubblico è risultato Campanini.

Stefano Campanini, 25 anni, di Parma arrivato terzo al Premio Brunelli: meritava di più
Il vincitore ha ricevuto una borsa di studio di 1.500 euro messa a disposizione dalla famiglia Brunelli insieme a un tour di concerti: alle Settimane Musicali al Teatro Olimpico 2025 nell’ambito del Progetto Giovani, Asolo Musica nell’ambito della rassegna Musica nei musei al chiostro Santa Caterina a Treviso, Amici della Musica di Firenze nell’ambito del progetto Fortissimissimo; Amici della Musica di Padova nell’ambito della rassegna Domenica in Musica alla Sala dei Giganti di Padova e per la Fondazione Accademia di Musica di Pinerolo.