Non le chiamano zone rosse perché – spiegano – non lo sono in senso stretto. Come quelle che ha annunciato di istituire Padova, prima città del Veneto. Sono sul modello delle zone rosse, spiega il prefetto Filippo Romano. La definizione esatta è zone di attenzione, ma la sostanza cambia poco. Si tratta di parti della città, soprattutto in centro storico, nelle quali la vigilanza sarà rafforzata per garantire la sicurezza dei cittadini.
È la maggiore novità del patto sulla sicurezza firmato a palazzo Nievo dal prefetto Romano e dal sindaco Possamai, testimoni e sottoscrittori forze dell’ordine, associazioni e categorie economiche. L’elenco è lungo: c’è la firma del questore, Francesco Zerilli, del comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Moscati, del comandante della Finanza, Cosmo Virgilio, e poi quella dei rappresentanti di altre realtà: Confindustria, Confesercenti e Confartigianato, Camera di Commercio, Agenzia delle entrate, Confcooperative, Federpreziosi, Ufficio scolastico (ex provveditorato agli studi), Ulss 8 di Vicenza e Ulss 7 dell’Alto Vicentino.
Il prefetto Filippo Romano ha firmato il “patto per la sicurezza urbana” a Vicenza
L’obiettivo, naturalmente, è aumentare la prevenzione dei reati e della criminalità. “Non intendiamo militarizzare la città – spiega il prefetto Romano che è persona tanto attenta quanto concreta – bensì governare la situazione con strumenti ordinari”.
Il sindaco Possamai a palazzo Nievo per la firma del “patto per la sicurezza urbana a Vicenza”
A quest’ultimo proposito, il prefetto ha ricordato che il bando lanciato dalla Confcommercio (che ha messo a disposizione seicentomila euro) ha avanzato fondi. Senza dirlo, ha invitato a utilizzare le risorse a disposizione per attrezzarsi (basta pensare alle telecametre di videosorveglianza) prima delle lamentazioni su quello che non funziona.
Il comandante della Finanza, Cosmo Virgilio, il questore Francesco Zerilli e il comandante dei carabinieri Giuseppe Moscati
Il prefetto e il sindaco Possamai questi strumenti li hanno elencati nelle dichiarazioni alla stampa post firma. Eccoli. Acquisto sistemi videosorveglianza a prezzi scontati; illuminazione pubblica; misure contro l’occupazione illegittima di alloggi; controllare la movida; sostenere i protocolli Vicenza sicura e Scuole sicure; contrasto alle forme di devianza giovanile; tutela degli esercizi pubblici.