Violenza sulle donne: i dati sono in forte aumento. Le denunce sono state 662 solo nei primi dieci mesi dell’anno, più o meno uguali a quelle di tutto l’anno scorso e ben più alte di quelle del 2021 (628). In aumento anche i provvedimenti: cento per cento in più di arresti in flagranza (32) e 70% in più i braccialetti elettronici (66) e parliamo sempre dei dati nei primi 10 mesi dell’anno, quindi destinati ad aumentare.
Il colonnello Giuseppe Moscati, comandante provinciale, tiene a sottolineare – in una conferenza stampa – che questi dati vanno letti in modo positivo: la situazione non è diventata più grave improvvisamente, ma c’è più coscienza e si denuncia di più. “La legalità e il rispetto tout court lo insegniamo nei nostri incontri a scuola a partire dalle elementari”, ha commentato.
All’incontro hanno partecipato anche l’avvocato Alessandro Moscatelli, presidente dell’Ordine vicentino e il procuratore aggiunto Giorgio Falcone, tornato a Vicenza (e promosso) dove ha lavorato come pm 14 anni, prima di passare alla procura di Padova. Sui loro interventi parleremo in un prossimo pezzo. Presente anche l’avvocata Veronica Grillo, specializzata sui temi di genere.
L’aspetto più interessante è stata la partecipazione all’incontro di due marescialle, Giulia Pistone della stazione di Vicenza e Federica Zanette del Nucleo investigativo. Sono in prima linea per accogliere donne e denunce da “codice rosso”, come si dice in gergo, cioé di vittime di violenza. Come hanno sottolineato loro e anche tutti gli altri relatori presenti, trovare un donna per una donna che si trova in situazione difficile la tranquillizza e la mette più a suo agio.
Il colonnello Moscati assieme alle due marescialle e al procuratore aggiunto Giorgio Falcone, ultimo a destra e al presidente degli avvocati Alessandro Moscatelli
Le marescialle hanno frequentato corsi all’Istituto superiore di tecniche investigative dell’Arma a Viterbo e sono specializzate nel settore delle donne vittime di violenza. Il maresciallo Pistone ha sottolineato l’importanza del lavoro di accoglienza, specialmente nelle tre stanze dedicate alle donne che l’Arma ha aperto grazie anche al Soroptimist club a Dueville, Torri di Quartesolo e Montecchio Maggiore.
La marescialla Zanette ha sottolineato l’importanza di evitare una “vittimizzazione secondaria” per le donne vittime di reato, cioé evitare da parte di chi accoglie le donne e indaga una “insufficiente attenzione o mostrare negligenza” nel trattare la vicenda.