Offensiva dei carabinieri contro gli attacchi ai bancomat e alle banche, che si sono moltiplicati a Vicenza come nelle altre provincie (e regioni) vicine. Siccome il maggior numero di colpi è stato messo a segno, nelle settimane scorse, nelle notti fra sabato e domenica, precisamente dalle 2 alle 5 di mattina, nell’ultimo fine settimana, fra sabato 2 e domenica 3, sono stati organizzati servizi di prevenzione in quell’orario. Come ha spiegato il ten. col. Antonio Contente, comandante del reparto operativo, sono state 24 le pattuglie coinvolte e 49 i militari che hanno preso parte al servizio, compresi i militari del Sio (Servizio d’intervento operativo) del Quarto Battaglione di Mestre.
Sono state controllate cento auto e identificate 200 persone. Il servizio è stato coordinato dal maggiore Filipo Cini, fresco comandante del Nucleo operativo.
Sono stati tre i bancomat presi d’assolto nelle ultime settimane: a Montegaldella e Rossano sono stati fatti esplodere, a Sandrigo il tentativo è andato a vuoto. La tecnica è quella che in gergo si definisce “marmotta”: un cono con all’estremità un quantitativo di polvere da sparo. Prima dell’esplosione ch scardina le casseforti la carica emette un fischio, che somiglia a quello del ridotore: da qui il soprannome.
Il maggiore Filippo Cini, fresco comandante del Nucleo investigativo di Vicenza
Sono stati quattro invece i colpi tentati all’interno delle banche: il 23 ottobre a Colceresa e a Fara, ma sono andati a vuoto due altri colpi sono riusciti a Tezze il 24 ottobre e a Malo il 29.
Il servizio di prevenzione dei carabinieri è solo il primo di altri che i militari del comando provinciale hanno in animo di organizzare.