La botticelliana Eleonora Sacchi è la nipotina vicentina di Benny Goodman

Per la sua laurea magistrale al conservatorio “Pedrollo” ha scelto due pezzi di Béla Bartok e Aaron Copland nei quali ha forte presenza e influenza Benny Goodman
Eleonora Sacchi in una pausa di una registrazione con il suo clarinetto

Se l’avesse conosciuta Sandro Botticelli l’avrebbe scelta come modella, mettendo da parte Simonetta Vespucci e scegliendo lei come musa per La Primavera e la Nascita di Venere, quadri appunto nei quali Simonetta è riconoscibile. Ma la botticelliana Eleonora Sacchi, 24 anni, milanese di nascita e ormai vicentina d’adozione (per i tanti anni passati qui a studiare) vive già nel mondo dell’arte: la sua è la musica, più esattamente il clarinetto, strumento nel quale ha conseguito il diploma accademico di secondo livello al conservatorio Pedrollo.

La sua tesi s’intitola Il clarinetto, strumento esplorativo delle tradizioni popolari con uno sguardo verso il futuro. Relatore ne è stato il prof. Francesco Ferrari e correlatore il prof. Francesco Passadore, presidente e direttore del conservatorio.

Particolare della Venere del Botticelli, nel quale si riconosce Simonetta Vespucci, la sua musa e modella

Nel suo caso, si può dire che Eleonora sia una sorta di nipotina vicentina di Benny Goodman, visto che i due pezzi che ha seguito di fronte alla commissione d’esame tirano in ballo ampiamente il geniale musicista di Chicago, del quale l’anno prossimo ricorre il quarantesimo della scomparsa.

Benny Goodman (1909-1986) artista che brillò sia nel campo classico che jazz

Eleonora Sacchi ha eseguito i Contrasti per clarinetto, violino e pianoforte, autore Béla Bartok, opera scritta e dedicata appunto a Beny Goodman con il quale l’autore la eseguì negli Usa nel 1940 assieme anche al violinista Joseph Szigeti. Il concerto fu pubblicato due anni dopo con dedica a Goodman e Szigeti.

Eleonora Sacchi con la nonna Mariagrazia cui ha dedicato il diploma accademico, cioé la laurea magistrale

Il secondo (affascinante) pezzo che ha presentato è stato di Aaron Copland, vale a dire Concerto per clarinetto, orchestra d’archi, arpa e pianoforte, un’opera del 1947 – 1949 nella versione per pianoforte. Anche in questo c’è lo zampino di Goodman, perché fu proprio lui a invitare Copland a scrivere un concerto per clarinetto. Applausi vivissimi dal pubblico presente nell’aula Pobbe del conservatorio, naturalmente composto in gran parte da amici, parenti, docenti e addetti ai lavori. Ma Eleonora se li è tutti meritati. Il suo diploma l’ha dedicato alla nonna Mariagrazia.