Questa è la presentazione che ho tenuto all’incontro al teatro comunale prima dello spettacolo Plaza Suite con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio. Spettacolo di Neil Simon accolto da caldi applausi dalla sala del comunale stracolma.

Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio: coppia collaudata di attori: grandi applausi per loro a Vicenza
Preparatevi a uno spettacolo divertente, interpretato con gusto ed efficacia dai due protagonisti Debora Caprioglio e Corrado Tedeschi (e anche dagli altri comprimari) che però fa anche riflettere. Questa commedia è uno specchio del quotidiano e tocca una realtà, quella della vita di coppia, che mostra (e lo mostrava già nel 1968 negli Usa quando fu scritta i segni di quelle crepe e di quei cambiamenti che si sarebbero allargati fino a oggi. Oggi sono rimaste le crepe anche se la vita di coppia è assai cambiata da allora: non ci sposa quasi più, le convivenze sono all’ordine del giorno, i matrimoni fra persone dello stesso sesso sono normali…
Ha commentato la Caprioglio: “Quello che facciamo in scena appare surreale ma non è lontano dalla vita reale. Sembra sopra le righe perché si pensa che nella vita queste cose non succedano, invece talvolta gli originali sono molto peggio. Insomma, portiamo in teatro la vita surreale”.
L’autore.
Quando si parla di Neil Simon, morto nel 2018 a 91 anni (era del 1927) naturalmente si parla di genialità. Una delle sue battute più celebri: “Non ascoltate chi dice che state correndo un rischio troppo grande. Se nella vita non ci mettiamo un po’ di coraggio, Michelangelo avrebbe dipinto il pavimento della Cappella Sistina”.
Lui coraggio ne ha messo parecchio Con questa commedia tocchiamo il periodo d’oro della vita di Neil Simon, quello che va dai 30 ai 40 anni, quando scrisse tre delle sue opere più fortunate, A piedi nudi nel parco, La strana coppia e, appunto, Appartamento al Plaza. Sono diventate tutte dei film di successo. In quel periodo Neil Simon aveva a Broadway due, tre perfino quattro sue commedie in cartellone contemporaneamente. La prima A piedi nudi nel parco avraà nel film protagnisti Robert Redford e Jane Fonda, gli altri due ebbero come protagonista Walter Matthau (una volta con Jack Lemmon e l’altra con tre attrici, appunto in Plaza suite).
Oddio, non è che in seguito Neil Simon abbia scritto cose minori: quando negli anni Settanta un autore firma California Suite, Invito a cena con delitto e I ragazzi irresistibili (visti questa stagione a Lonigo con Umberto Orsini e Franco Branciaroli, uno 91 e l’altro quasi 80) potrebbe anche ritirarsi e vivere di rendita solo con questi altre tre titoli.
Comunque quei tre testi degli anni Sessanta furono, anzi sono, tutte commedie di strepitoso successo nei teatri di Broadway: pensate che La strana coppia fu replicata dal 1965 fino al 1967 e sfiorò le mille repliche. A un certo punto Matthau che doveva interpretare lo stesso personaggio nel film lasciò il ruolo a teatro a Jack Klugman che poi diventò il protagonista delle quattro serie televisiva degli anni Settanta assieme a Tony Randall delle quali tutti ricordano la sigla iniziale. Su Internet trovate varie puntate e molti “bloopers” nei quali capirete quanto si sono divertiti anche loro a recitare.
A proposito della commedia di questa sera, l’autore diceva: “Scrivere è una fuga da un mondo che mi affolla. Mi piace stare da solo in una stanza. È quasi una forma di medicina, un’indagine sulla mia vita. Non ha nulla a che vedere con il “devo fare un’altra commedia”
Tedeschi in un’intervista sottolineava che per lui Neil Simon è lo Shakespeare della commedia. Ma l’interessato, in vita, sosteneva che gli sarebbe piaciuto incontrare Shakespeare in un parco piuttosto che a teatro. Già qui esce fuori il suo amore per la vita quotidiana che è una chiave di interpretazione del suo successo.
Gli attori.
La vera protagonista della commedia non è l’attore Tizio o Caio, ma è la stanza n° 719 dell’hotel Plaza. Quando ci sono passato davanti a New York sono rimasto incantato, come succede spesso a New York, perché è come se il film avesse preso vita con me dentro.
I due attori di questa sera li conoscete bene: Corrado Tedeschi ha 72 anni e una carriera ultraquarantennale che s’è divisa tra televisione e teatro. È primo attore al teatro Franco Parenti di Milano. Ma non è il figlio o il nipote di Gianrico Tedeschi, attore peraltro sopraffino, che recitava anche nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale, dov’era “ospite” anche l’amico Giovannino Guareschi. Ma siccome la vita è incredibile, Gianrico Tedeschi (che, ripeto, non è parente di Corrado) è stato l’attore che ha doppiato Walter Matthau ne La strana coppia. Neil Simon ritorna.
Debora Caprioglio, che il prossimo 3 maggio compie 57 anni, veneta di Mestre ha iniziato con il cinema tra la fine degli Ottanta e l’inizio dei Novanta, e da 25 anni ha importanti esperienze di teatro con Mario Scaccia, Franco Branciaroli, Mariano Rigillo e Corrado Tedeschi, con il quale è alla quinta commedia. In questo testo mostra assai carattere: in effetti Neil Simon ha puntato molto, in questo testo, sulle donne che devono sbrogliare le situazioni che le capitano addosso.
La commedia.
Il primo episodio vede Tedeschi e Caprioglio nei panni di una coppia in crisi che, dopo 28 anni di matrimonio, tenta di ravvivare la relazione trascorrendo una notte nella stessa stanza dove trascorsero la loro luna di miele. (E qui c’è uno sbaglio, si fa per dire, perché secondo i principi di viaggio di Alberto Angela, ne ha parlato pochi giorni fa, non bisogna mai tornare in un posto dove si è stati felici, perché la nostalgia è canaglia e l’effetto delusione è sempre in attesa di mangiarvi). La loro interpretazione è davvero efficace e riesce a far trasparire con sottigliezza e ironia le dinamiche di un rapporto ormai logorato dalla quotidianità:
Tedeschi, con i suoi tempi comici perfetti, dà vita a un marito un po’ distratto ma tenero, mentre Caprioglio incarna con grazia e forza emotiva una moglie che cerca disperatamente di rianimare una relazione ormai logorata. Tutto mescolando comicità e malinconia in un equilibrio perfetto.
Nel secondo episodio, i due attori si trasformano in una coppia clandestina che, dopo anni di separazione, s’incontra per rivivere le emozioni della giovinezza. Qui, la trasformazione fisica e interpretativa dei due protagonisti è notevole: trucco e parrucche li rendono irriconoscibili, permettendo loro di esprimere una comicità nuova e brillante, senza mai cadere nella banalità.
L’ultimo episodio, forse il più spassoso, vede una coppia di genitori alle prese con il panico per il ripensamento della figlia pochi minuti prima del matrimonio. In questa situazione caotica e frenetica, gli attori riescono a mantenere ritmi comici serrati: Tedeschi e Caprioglio danno il meglio di sé, sfruttando al massimo il potenziale comico della situazione.
Alcune riflessioni
- Gli attori riescono bene a dimostrare una qualità che è stata ascritta all’autore: prima che un drammaturgo, Neil Simon era un pittore di vite, con un istinto per paradossi e situazioni, era un autore che lavorava agli incastri.
- La difficoltà maggiore della commedia, che il regista Ennio Coltorti e naturalmente i protagonisti hanno risolto brillantemente è quella di definire tre personaggi (a testa) che sono molto differenti, tutti peraltro appartenenti peraltro a quella middle-class, cioè il ceto medio, sempre presente nei lavori di Neil Simon.
- È quello stesso ceto medio che, a partire dalla fine degli anni Settanta, verrà costantemente e ripetutamente analizzato e bersagliato anche da Woody Allen in film come Io e Annie, Interiors, Manhattan, Hannah e le sue sorelle, Settembre, Un’altra donna, Crimini e misfatti, Alice, Mariti e mogli, Misterioso omicidio a Manhattan)
- Neil Simon e Woody Allen ebbero un incontro, e lui ricorda quando andò a complimentarsi con Allen e lo trovò cupo, metafora di quello che viveva anche lui, condannato al successo e sottovalutato. Neil Simon non ha mai vinto un Oscar, anche se ha avuto quattro nomination, però ha vinto un premio Pulitzer.
- Parlavamo di ceto medio. Si tratta di persone ben inserite (sotto un profilo lavorativo e sociale) nell’ambiente che li circonda e che improvvisamente, di fronte ad un mondo che appare sempre più incomprensibile, si rendono conto della loro solitudine e della loro fragilità, risolvendo alla fine la loro crisi non con il lamento e la depressione, bensì con l’ironia e l’autoironia, forze fondamentali che attraversano l’intera opera del grande commediografo.
- Per capire lo spirito della commedia, che per carità è divertente, Corrado Tedeschi raccontava un aneddoto di Neil Simon che riguarda “A piedi nudi nel parco”, recitata da un giovane Robert Redford sessant’anni fa. (Risata improvvisa della troupe davanti a una battuta di Redford…) “Ho sbagliato perché qui non si deve ridere, la commedia brillante deve essere interpretata e vissuta come una tragedia greca”. Pensate quindi al rigore dell’autore e all’impegno dei protagonisti a rispettare il suo testo.
- A bilanciare questo rigore c’è una scelta di regia nel secondo episodio, dove è stato lasciato un po’ di spazio all’improvvisazione: un divertimento nel divertimento.
- Qui si capisce un’altra qualità degli attori: la stima reciproca perché la coppia funziona in quanto ognuno si fida dell’altro. Tutte le coppie di successo sul palcoscenico funzionano così. Bisognerebbe dire anche nella vita: bisogna accettare i ruoli e anche la leadership.
- Anche Stan Laurel e Oliver Hardy seguivano questa regola: quando a Ollio, che era preoccupato solo di finire presto per andare a giocare a golf (vinceva tutti i tornei di Los Angeles), domandavano qualcosa, lui rispondeva: chiedete a Stan, lui sa. L’unica a rimpere la regola fu la figlia di Stan Laurel, Lois, morta nel 1917 a 90 anni, alla quale era antipatico Hardy perché picchiava sempre il papà. Così hanno fatto una sceneggiatura dove è Oliver che prende sberle e un pugno. Cercatela in Internet è un’intervista di 40 anni fa di Lois ma molto eloquente.
- Ha detto un critico sul Messaggero: “È all’uso della coppia che ne ha fatto lui – ha scritto un importante critico – che dobbiamo tutto quello che c’è oggi, l’esplosione urbana di rapporti e ricatti sembrano solo riedizioni aggiornate e al ribasso di quello che potevano dire i suoi uomini e le sue donne.
Come è stato scritto dal critico del Messaggero, la regia di Ennio Coltorti è precisa e sensibile, capace di mantenere alta l’attenzione. Non ci sono battute volgari, forse una ma ha detto Tedeschi che era proprio necessaria. Una citazione per gli altri attori: Andrea Bezzi, Gianluca Delle Fontane e Giulia Galizia.