L’odioso sistema della truffa telefonica agli anziani fingendosi autorità (“suo figlio è stato fermato perché coinvolto in un incidente, servono soldi per risarcire il danno e così liberarlo”) è finita con un arresto e una denuncia. Sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo di Schio e della stazione di Arsiero che hanno arrestato un uomo di 38anni e una giovane di 26, entrambi napoletani. L’accusa è di concorso in truffa aggravata.

Il capitano Francesco Grasso, al comando della compagnia di Schio dei carabinieri
L’allarme è giunto ai carabinieri da numerose persone residenti a Schio che comunicavano di aver ricevuto telefonate da parte di qualcuno che, spacciandosi per carabiniere, chiedeva soldi. Nel frattempo, una truffa era stata messa a segno – secondo la ricostruzione dei carabinieri – ai danni di un’anziana di 82 anni a Trissino, dalla quale s’erano fatti consegnare gioielli per 1500 euro. I carabinieri si sono messi alla ricerca dell’auto, che è stata individuata a Schio con una giovane a bordo. Intanto hanno scorto un giovane che, alla vista dei militari, è scappato in stazione.
L’uomo è stato fermato dopo aver lasciato su un treno la refurtiva, consistente in gioielli per 20mila euro, poi riconosciuti dalle vittime.