L’università di Padova prima in Italia per sostenibilità

Lo certifica l’agenzia QS, la più autorevole al mondo, nella sua ricerca che ha preso in considerazione 1751 università del mondo. Una nota della prorettrice Mara Thiene e il commento della rettrice Daniela Mapelli

L’università di Padova è prima in Italia per sostenibilità. Lo certifica l’agenzia di ranking Qs (Quacquarelli & Simmonds) probabilmente la più autorevole al mondo dopo aver studiato 1751 atenei del pianeta: ha valutato l’università di Padova 53esima in Europa, al 110° posto al mondo e, appunto, prima in Italia.

La prorettrice Mara Thiene, vicentina, che si occupa anche dei ranking

La nota è stata diffusa dall’università sui dati forniti dalla vicentina prof. Mara Thiene, prorettrice che si occupa anche di ranking. Nella nota anche un commento della rettrice Daniela Mapelli: «Un ottimo risultato che gratifica l’impegno costante dell’università di Padova verso una crescita sostenibile e responsabile, che passa attraverso la qualità della didattica e la varietà dell’offerta formativa, ma anche attraverso la ricerca teorica e applicata di nuove modalità di produzione di energia e di beni”.

La valutazione è stata condotta dall’agenzia QS, in collaborazione con Elsevier, Yale University e Academic Freedom Index. Sono stati considerati tre ambiti: sociale (peso 45%), ambientale (45%) e governance (10%).

Daniela Mapelli, rettrice dell’università di Padova, prima donna in 800 anni

Nell’ambito sociale sono considerati indicatori che valutano: le politiche attuate da
ogni ateneo in relazione alla parità di genere, pari opportunità, inclusione e contrasto
alle discriminazioni (equality, peso 12%); le opportunità di un futuro nel mondo del
lavoro per gli studenti e la partnership di ricerca con l’industria (employability and
outcomes
, 10%); l’inclinazione degli atenei a collaborare con altre organizzazioni e
alla condivisione e trasferimento di conoscenza verso università di paesi in crescita (
knowledge exchange, 10%); l’impatto che ogni università ha in tema di diffusione e
miglioramento dell’educazione (impact on education, 7%) e ultimo ma non meno
importante, l’attenzione dell’Ateneo nella promozione della salute e del benessere
personale (health & wellbeing, 5%)

Nell’ambito ambientale, si valuta la formazione offerta agli studenti e alle
studentesse su tematiche ambientali (environmental education, 17%), gli accordi di
partnership, le politiche e le strategie messe in atto dall’università per raggiungere il net
zero
, ovvero la neutralità di emissioni di gas serra (environmental sustainability,
15%), la ricerca condotta su tematiche energetiche e produttive sostenibili, ricondotte
ad alcuni specifici Sdg Onu (Environmental Research, 13%).

Secondo l’agenzia QS, perché un’Istituzione sia sostenibile e impatti sulla sostenibilità, non è
trascurabile neppure l’aspetto del “buon governo” riassunto nel terzo ambito che
corrisponde all’indicato good governance (10%) ovvero la presenza di una
leadership di qualità, l’adozione di processi decisionali trasparenti e documentati, la
condivisione con le parti sociali sul territorio e il coinvolgimento del mondo
studentesco.

Oltre che nel risultato complessivo, l’università di Padova primeggia nell’ambito
ambientale e sui singoli indicatori environmental research, environmental
sustainability
e health & wellbeing.