Vicenza, partiti i lavori: dopo 70 anni si recupera l’ex macello per studentato e parcheggio

I lavori di “messa in sicurezza” dureranno cinque mesi. Parallelamente sarà portato avanti il percorso urbanistico e il cantiere vero e proprio durerà almeno due anni. Oltre cinque milioni il costo, messo a disposizione dalla Fondazione Pielle24

È finito il tempo degli annunci. Trovati i soldi, grazie alla Fondazione Pielle24, chiuse le prime partite burocratiche adesso si lavora davvero per ridare vita all’ex macello di viale Giuriolo, dopo quasi 70 anni di abbandono e tentativi falliti. Era il gennaio 1959 quando Il Giornale di Vicenza titolava che era urgente provvedere alla struttura dell’ex Macello.

L’articolo del gennaio 1959 de “Il Giornale di Vicenza” che definisce “sporco e decrepito” l’ex macello, “dove i topi di notte banchettano allegramente” e chiede un’urgente soluzione del progetto. Già al tempo esisteva il maxi manifesto del fotografo Vajenti, che è sempre lì anche oggi, naturalmente cambiato da allora.

Il cantiere ora è aperto, per il primo intervento di messa in sicurezza dell’immobile (si parla di duemila metri quadrati) che avrà un costo di oltre mezzo milione di euro. La ditta al lavoro è la De Facci, una delle più solide e storiche di Vicenza, che da poco ha festeggiato il secolo di vita. Il progetto è di Alberto Stocco, 57 anni, professionista assai conosciuto a Vicenza per le sue importanti realizzazioni (ce n’è una in corso Fogazzaro) architetto a capo dello Studio 67. Assieme a loro, il sindaco Possamai ha effettuato un sopralluogo e ha illustrato i lavori ai giornalisti. Era presente anche l’assessore ai lavori pubblici Cristiano Spiller.

L’architetto Alberto Stocco, 57 anni, che ha elaborato il progetto e sta dirigendo il cantiere

Visto dall’interno (e ormai pochi lo ricordano com’era) l’area presenta fabbricati in rovina, tetti sfondati, cumuli di terra, mura pericolanti e addirittura dei boschi che sono cresciuti all’interno. Si ipotizza che per questo primo intervento siano necessari cinque mesi di lavori.

Tetto sfondato e materiali che negli anni si sono accumulati all’ex macello

Il sindaco procede parallelamente con la messa a punto del progetto urbanistico, che è stato approvato dalla giunta giusto oggi e sarà sottoposto al voto del Consiglio comunale il 17 dicembre. Poi ci saranno 60 giorni di tempo per eventuali osservazioni dei cittadini e, alla volta della primavera, il progetto tornerà in aula a palazzo Trissino.

Un’immagine delle condizioni dell’ex macello all’interno

Nel frattempo, la strada burocratica sarà stata spianata con tutte le approvazioni del caso, a partire da quella della Soprintendenza, che comunque – parole di Possamai – ha già dato un parere positivo preliminare al progetto di Stocco.

L’ingegner Luigi De Facci, a capo dell’omonima ditta incaricata dei lavori dalla Fondazione Pielle24

Complessivamente, si tratta di un cantiere da 5 milioni e 300 mila euro, questa la somma messa a disposizione dalla Fondazione Pielle24, mecenate del progetto. Non ci sono ancora, ovviamente, i disegni esecutivi. Si ipotizza un piano terra destinato a parcheggio e due piani destinati allo studentato. Ci saranno 48 posti auto, addirittura 4 in più rispetto al parcheggio davanti al museo, che naturalmente sarà eliminato e così piazza Matteotti diventerà davvero una piazza.

All’interno dell’ex macello sono cresciuti autentici boschi

Il sindaco illustra ai giornalisti progetto e obiettivi del cantiere all’ex macello

Sui tempi nessuno si bilancia: qualche anno di lavori è necessario, due sono sicuri, probabilmente ci vorrà altro tempo. Di sicuro l’amministrazione comunale vuole presentarsi al rinnovo elettorale del 2028 con questo importante risultato conseguito. E qui ci sta tutta la parola storico.

Con la ristrutturazione dell’ex macello il parcheggio davanti al museo civico sarà eliminato

Diciamo che se i lavori partiranno nella primavera del 2025 per fine 2027 il cantiere si avvierà alla conclusione. Naturalmente è una stima a spanne, perché le variabili in gioco sono molte. Qui non si tratta di un semplice restauro, ma di una vera e propria ristrutturazione. Che centrerà diversi obiettivi: dare una spinta al progetto di Vicenza città universitaria, risolvere il problema delle auto al museo, risanare una zona abbandonata.

Antonio Di Lorenzo