Va in onda sulla Rai la serie del commissario Stucky, creato 18 anni fa dallo scrittore veneto Fulvio Ervas, e in contemporanea rimbalza la notizia che l’autore abbandona il suo personaggio. La notizia l’ha confermata lo stesso Ervas che ha presentato il suo libro, uscito una settimana fa, Il tatuatore innamorato, al festival Profumo di carta di Isola Vicentina. “È una trasformazione irreversibile”, ha spiegato l’autore, 69 anni, nato a Musile di Piave (Venezia) e residente a Treviso, città che ama molto e che è al centro del romanzo.
Giuseppe Battiston interpreta la serie del commissario Stucky sulla Rai: sei puntate ogni due mercoledì
Ervas ha scritto dieci romanzi, a partire dal 2006, con protagonista Stucky, nome ben conosciuto ai veneziani perché il complesso del Molino, oggi albergo e ristorante, è uno dei luoghi caratteristici di Venezia. Cos’è accaduto? Ervas l’ha spiegato così: “Battiston ha interpretato nel 2017 un altro mio libro, Finché c’è prosecco c’è speranza ed è rimasto talmente affascinato da acquistare i diritt dei libri. Ci ha messo cinque anni per convincere la Rai a girare una serie sull’ispettore. È giusto che Stucky viva quest’altra vita. Siamo genitori, dobbiamo lasciare andare i figli dove vogliono”.
Ervas, intervistato da Federica Augusta Rossi, in un dialogo ad ampio spettro che ha toccato molto anche l’attualità, non ha escluso che in futuro, “magari fra cinque anni”, possa ritornare a occuparsi di Stucky, ma per ora la sua attenzione è concentrata su un’altra protagonista: un’ispettrice di polizia veneziana, che sarà al centro del suo nuovo romanzo: l’intesa con Marsilio c’è già. Il libro è atteso per l’anno prossimo. La scelta dipende probabilmente dal fatto che da poco è diventata sua consulente proprio un’ispettrice.
Lo scrittore Fulvio Ervas assieme a me alla rassegna Profumo di carta di Isola Vicentina
Professore si scienze naturali per quarant’anni, Ervas si definisce “un giallista delicato”: non ama il sangue e non ama neanche concentrarsi sul lavoro dell’investigatore. In realtà, ogni libro della serie Stucky gli è servito per indagare un problema ecologico del territorio: dalle cave alle acque, mentre questa volta si interessa del paesaggio: non a caso la vittima è figlia dell’avvocato “che ha tutelato la Regione negli espropri per la Pedemontana”.
La passione naturalistica dell’autore emerge anche dal fatto che vicino al corpo del tatuatore ucciso è raffigurata un’effimera, insetto assai curioso che vive due anni da larva (quindi, con una giovinezza portata all’estremo) e due giorni da adulto, durante i quali ha la sola preoccupazione di riprodursi. “È l’esempio della passione per il futuro che tutti, soprattutto uno scrittore, dovremmo avere”. Anche tutti i tatuaggi eseguiti sulle donne vip di Treviso e archiviati da Massimo Malanotte, il tatuatore ucciso con un chiodo nel cuore, sono contrassegnati da un insetto.